giovedì 12 febbraio 2015

Theodore Gericault- La zattera della Medusa


Theodore Gericault -La zattera della Medusa

Nel dipinto riportato, Gericault vuole denunciare un evento realmente accaduto: infatti, nonostante l'opera si esposta nel 1819 (stesso periodo dei grandi artisti romantici inglesi), in Francia il Romanticismo darà una spinta innovatrice, portando a una rappresentazione più incentrata sulle emozioni, tuttavia, la pittura francese, non si discosterà dal racconto come invece accade in inghilterra (ad esempio con Turner).

L'evento descritto risale al 1816: tre navi francesi dovevano dirigersi in Senegal, per colonizzare il territorio; tuttavia una di queste tre navi, la Medusa, a causa dell'incompetenza del capitano, scelto da Napoleone III, resta intrappolata in una zona dal fondale troppo basso.
A questo punto le personalità più abbienti vengono tratte in salvo sulle scialuppe di emergenza, mentre il resto dell'equipaggio viene lasciato alla deriva sulla grossa zattera costruita a partire dal ponte della nave.
La barca resterà in mare per 12 giorni, dopo i quali, la nave Argo riuscirà a salvare i soli 15 superstiti.

L'opera sarà criticata per il suo carattere provocatorio, ma anche poichè le sue dimensioni (7,8 x 4,9) erano generalmente adibite alla rappresentazione di un'opera di carattere mitico, o storico.
A livello compositivo, la struttura dell'opera si basa su due piramidi:
  1. Una piramide composta dagli elementi strutturali della zattera (albero maestro, corde, base), che permettono al fruitore di trovarsi direttamente all'interno della scena;
  2. Una piramide umana, di emozioni, che vede sulla sinistra le figure più rassegnate, e sulla destra un crescendo di emozioni, dato che l'artista ritrae il momento successivo all'avvistamento della nave Argo che li avrebbe salvati.
Gericault sceglie di non rappresentare sulla tela la nave Argo, in quanto vuole suscitare nel fruitore un sentimento di speranza, legato alla speranza dei naufraghi, ma al tempo stesso paura e angoscia, dato che non sappiamo se effettivamente riusciranno a salvarsi.

L'opera presenta al tempo stesso elementi neoclassici e romantici; questo è legato al fatto che la tradizione classica si era radicata in maniera molto forte in Francia (e in Italia).
 -Elementi neoclassici: rigore compositivo, interesse per la nudità dei corpi rappresentata secondo         il rispetto dei canoni classici (il vertice della piramide umana è un elogio al ''torso del Belvedere'' di Michelangelo)
  -Elementi romantici: rappresentazione delle emozioni sui volti (opposto al rigore delle espressioni dei volti neoclassici), interesse nel descrivere nei dettagli più cruenti la vicenda (ad esempio il corpo a metà sulla sinistra, o il giovane retto dal padre che, apparentemente di gusto neoclassico, viene raffigurato con un calzino sul piede sinistro, che amplifica la drammaticità della scena).


2 commenti:

  1. Ho visto il quadro qualche anno fa . Immenso in una sala immensa.....eri catapultato nella scena , impossibille non vivere il dramma rappresentato

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  2. Rappresentarlo così grande era uno scandalo però il tempo, ma sicuramente riesce a trasmettere in maniera diretta la drammaticità
    Non ho avuto il piacere di vederlo dal vivo, ma mi affascina già vederlo solo in foto

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