Theodore Gericault -La zattera della Medusa
Nel dipinto riportato, Gericault vuole denunciare un evento realmente accaduto: infatti, nonostante l'opera si esposta nel 1819 (stesso periodo dei grandi artisti romantici inglesi), in Francia il Romanticismo darà una spinta innovatrice, portando a una rappresentazione più incentrata sulle emozioni, tuttavia, la pittura francese, non si discosterà dal racconto come invece accade in inghilterra (ad esempio con Turner).
L'evento descritto risale al 1816: tre navi francesi dovevano dirigersi in Senegal, per colonizzare il territorio; tuttavia una di queste tre navi, la Medusa, a causa dell'incompetenza del capitano, scelto da Napoleone III, resta intrappolata in una zona dal fondale troppo basso.
A questo punto le personalità più abbienti vengono tratte in salvo sulle scialuppe di emergenza, mentre il resto dell'equipaggio viene lasciato alla deriva sulla grossa zattera costruita a partire dal ponte della nave.
La barca resterà in mare per 12 giorni, dopo i quali, la nave Argo riuscirà a salvare i soli 15 superstiti.
L'opera sarà criticata per il suo carattere provocatorio, ma anche poichè le sue dimensioni (7,8 x 4,9) erano generalmente adibite alla rappresentazione di un'opera di carattere mitico, o storico.
A livello compositivo, la struttura dell'opera si basa su due piramidi:
- Una piramide composta dagli elementi strutturali della zattera (albero maestro, corde, base), che permettono al fruitore di trovarsi direttamente all'interno della scena;
- Una piramide umana, di emozioni, che vede sulla sinistra le figure più rassegnate, e sulla destra un crescendo di emozioni, dato che l'artista ritrae il momento successivo all'avvistamento della nave Argo che li avrebbe salvati.
L'opera presenta al tempo stesso elementi neoclassici e romantici; questo è legato al fatto che la tradizione classica si era radicata in maniera molto forte in Francia (e in Italia).
-Elementi neoclassici: rigore compositivo, interesse per la nudità dei corpi rappresentata secondo il rispetto dei canoni classici (il vertice della piramide umana è un elogio al ''torso del Belvedere'' di Michelangelo)
-Elementi romantici: rappresentazione delle emozioni sui volti (opposto al rigore delle espressioni dei volti neoclassici), interesse nel descrivere nei dettagli più cruenti la vicenda (ad esempio il corpo a metà sulla sinistra, o il giovane retto dal padre che, apparentemente di gusto neoclassico, viene raffigurato con un calzino sul piede sinistro, che amplifica la drammaticità della scena).
Ho visto il quadro qualche anno fa . Immenso in una sala immensa.....eri catapultato nella scena , impossibille non vivere il dramma rappresentato
RispondiEliminaRappresentarlo così grande era uno scandalo però il tempo, ma sicuramente riesce a trasmettere in maniera diretta la drammaticità
RispondiEliminaNon ho avuto il piacere di vederlo dal vivo, ma mi affascina già vederlo solo in foto