domenica 1 febbraio 2015

Charles Baudelaire- Corrispondenze

E' un tempio la Natura ove viventi

pilastri a volte confuse parole
mandano fuori; la attraversa l'uomo
tra foreste di simboli dagli occhi
familiari. I profumi e i colori
e i suoni si rispondono come echi
lunghi che di lontano si confondono
in unità profonda e tenebrosa,
vasta come la notte ed il chiarore.
Esistono profumi freschi come
carni di bimbo, dolci come gli òboi,
e verdi come praterie; e degli altri
corrotti, ricchi e trionfanti, che hanno
l'espansione propria alle infinite
cose, come l'incenso, l'ambra, il muschio,
il benzoino, e cantano i sensi
e dell'anima i lunghi rapimenti.

Charles Baudelaire- I Fiori del Male

La poesia proposta sarà utilizzata come Manifesto del movimento Simbolista (manifestazione del fenomeno più ampio del Decadentismo).
Baudelaire spiega come la realtà materiale, la Natura, sia in realtà popolata da simboli che rimandano a una realtà diversa da quella materiale, quella realtà metafisica, percepibile solo attraverso la sensibilità del poeta e il suo ''deragliamento dei sensi'' (la condizione di alterazione).
Proprio attraverso la percezione di questa realtà metafisica, nella quale ci sono analogie e corrispondenze che legano tutti gli elementi del reale, il poeta collega dei freschi profumi, alla pelle di un bimbo, a dei suoni di oboi, a delle verdi praterie.

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