lunedì 16 febbraio 2015

Morte di Marat- Jacques Luois David


Morte di Marat- Jacques Louis David (1793)

David vuole lasciare una testimonianza concreta del fermento sociale e delle sommosse popolari legate alla Rivoluzione Francese (1789-1799).
In particolare,nell'opera riportata vuole rendere omaggio al suo amico Marat, il quale era schierato apertamente dalla parte del popolo (che aiutava anche attraverso prestiti di denaro), e ucciso a tradimento dagli oppositori; il carnefice sarà una donna, Charlotte Corday, la quale si fingerà una bisognosa di aiuto e sarà dunque ospitata da Marat nella sua dimora.

L'assassinio avviene nella sala da bagno dove Marat era solito trascorrere molte ore delle sue giornate, dato che era affetto da una patologia della pelle, che lo costringeva a stare immerso per molto tempo nella vasca da bagno (per questo motivo, egli aveva allestito tale stanza come un vero e proprio ufficio).
La lettera con la quale la donna che lo ucciderà chiede all'avvocato aiuto, è posta da David in mano allo stesso Marat, come se volesse rappresentare una prova sull'identità del suo carnefice (la lettera è inoltre posta al centro del dipinto, a sottolinearne l'importanza).
Contrapposta a questa, David inserisce una seconda lettera sul comodino davanti la vasca; quest'ultima rappresenta un assegno con il quale Marat si impegnava a prestare del denaro ad una donna con 5 figli, a simboleggiare il carattere altruista del defunto, elevandolo quasi alla condizione di martire.

Nonostante Marat avesse allestito il suo bagno come un vero e proprio studio (ponendo cartine geografiche, appunti, carta da parati..), David sceglie di rappresentare solo gli elementi più essenziali ed indispensabili per proiettare il fruitore all'interno del dipinto e far concentrare la sua attenzione esclusivamente sul soggetto del dipinto (depurando dunque lo spazio).

Il motivo del braccio destro abbandonato e privo di vita viene sapientemente ripreso dalla ''Pietà'' di Michelangelo, e dalla ''Deposizione'' di Caravaggio, accentuando dunque il carattere di martire di Marat.

Elemento fortemente simbolico è la contrapposizione tra la penna tenuta in mano dal defunto, usata dallo stesso per fare del bene, ed a terra il coltello insanguinato, arma del delitto.

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