sabato 7 febbraio 2015

Giovanni Pascoli- Temporale

TEMPORALE

Un bubbolìo lontano...

Rosseggia l'orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un'ala di gabbiano.

Giovanni Pascoli- Temporale

Il componimento si presenta, come le altre liriche pascoliane, simile a un quadretto impressionistico: lo scenario è tratteggiato attraverso l'impiego di descrizioni ''veloci'' attraverso le quali, il lettore ha comunque ben presente il contesto descritto.
Utile a questo scopo sono le descrizioni riportate attraverso l'utilizzo dei sensi: il termine ''bubbolìo'' evoca, attraverso il suo aspetto fonico, il rumore delle nubi che si scontrano che precede il temporale, il colore del cielo che appare ''affocato'', e l'immagine del casolare che si staglia come l'unico elemento chiaro nel contesto oscuro causato dalle nubi cariche.

Il casolare è associato al gabbiano in quanto entrambi bianchi e poichè entrambi si stagliano nel cielo; tuttavia, si può notare come quest due elementi non siano direttamente connessi, ovvero, non siano legati da una somiglianza quantomeno comune. L'autore infatti, collega due elementi attraverso un percorso alogico, impossibile da individuare, senza indicazioni da parte dell'autore stesso: infatti il poeta, è l'unico in grado di percepire quella realtà dietro le cose materiali, realtà nella quale tutte le cose appaiono legate da una serie di analogie e corrispondenze che il poeta coglie e traduce in poesia.

Una possibile spiegazione al collegamento proposto dall'autore è rintracciabile tra il casolare e l'ala di gabbiano, è probabilmente riconducibile al concetto di speranza: da sempre infatti il volo (indicato dal gabbiano in questa situazione) ha indicato un distacco da terra, un allontanamento dalla condizione terrestre per liberarsi dalle sofferenze; allo stesso modo, il casolare appare come un simbolo di speranza, un luogo sicuro opposto all'ambiente oscuro e minaccioso esterno.

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