martedì 3 febbraio 2015

Franvisco Goya- 3 maggio 1808: fucilazione alla montagna del Principe Pio


3 maggio 1808- Francisco Goya

Nel dipinto riportato, l'autore vuole riportare le fucilazioni avvenute il 3 maggio 1808, a seguito della rivolta del giorno precedente, nata in maniera spontanea da parte della popolazione, contro l'occupazione francese del territorio spagnolo.

L'opera è un notturno: lo spazio presentato è principalmente buio, fatta eccezione per la lampada che, posta al centro del dipinto, risulta essere l'unica fonte di luce, e permette di scorgere Madrid in lontananza, e la fucilazione vera e propria, in primo piano; posizionando la sorgente luminosa proprio al centro dell'opera, Goya riesce a tradurre due importanti sensazioni:
  1. La luce investe in pieno il protagonista del dipinto (evidenziato dall'unico vero colore chiaro del dipinto, il bianco della sua blusa), sottolineando il carattere eroico degli spagnoli che non si sono sottomessi all'occupazione;
  2. La luce crea, dall'altro lato, delle ombre amplificate, che esaltano il senso tragico della situazione.
L'attenzione sul protagonista dell'opera, è enfatizzata dal cono di luce che viene a crearsi a partire dalla lanterna fino alla proiezione della luce sul suolo e dal profilo della collina sullo sfondo; come nell'  incisione 15 , il plotone esecutivo è riportato di spalle, evidenziando come, secondo Goya, chi uccide non è umano, quindi privo di volto.

Dietro al giovane protagonista, che incarna la fierezza e il carattere indomito del popolo spagnolo tutto, sono presenti altri uomini che saranno giustiziati, e qui l'autore rappresenta tutti i possibili modi con i quali questi si pongono di fronte alla morte: c'è chi prega, chi piange, chi con sguardo fiero guarda gli esecutori, rappresentando la vasta gamma di sentimenti umani, con solo pochi volti.

La tecnica adottata dall'artista, prevede un uso materico dei colori: questi sono accostati sulla tela attraverso l'uso delle dita, in quanto Goya vuole che il fruitore si senta trascinato nella scena, che capisca che non si trova di fronte a una semplice storia, ma, al contrario, che questo sia coinvolto dal punto di vista emotivo.

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