giovedì 5 febbraio 2015

Heinrich Fussli- L'incubo



Erik Fussli - L'incubo (1781)

Nel dipinto riportato, Fussli cerca di analizzare una dimensione oscura, difficile da percepire e da comprendere, poichè irrazionale: il sogno.
Solamente nel 1899, infatti, con la pubblicazione de ''L'interpretazione dei sogni'' di Sigmund Freud, si parlerà dell'inconscio, ovvero di quella parte non conoscibile degli uomini, del tutto alogica e priva di razionalità.

Anticipando i tempi, Fussli si vuole proporre come interprete di questo mondo inconoscibile: la sensazione di angoscia nel fruitore (dovuta all'assenza del filtro della ragione) è tradotta attraverso la posa scomposta, stravolta della donna, colta nel pieno del suo incubo, dall'oscurità che domina nella stanza, e dalla presenza di due figure mostruose:

  1. Una sorta di mostriciattolo che grava sul petto della donna, per cercare di rendere visibile qualcosa che non esiste e non ha forma, ovvero la paura;
  2. la giumenta, che nella tradizione popolare inglese è legata all'incubo (nightmare, il termine ''mare'' indica la giumenta, che disturba il sonno del dormiente).
Tutti questi elementi portano a un'immedesimazione nella scena e a un turbamento interiore, legato alla percezione di qualcosa di misterioso e inconoscibile, e dal tentativo di rappresentare ''l'irrapresentabile''.

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